Siamo tutti reclusi in casa, le aziende sono chiuse, i dipendenti in cassa integrazione. Chi lavorava a nero si ritrova dall’oggi al domani senza stipendio. Lo Stato ha promesso degli aiuti ma non si è visto ancora un euro nelle tasche degli italiani.
Il mondo vittima del Covid-19, detto comunemente Coronavirus, si sta adattando con sforzi a nuove realtà, nuovi bisogni, nuove criticità.
La gente ha paura di non farcela, ha fame, ha bisogno di soldi.
Il Presidente Conte va in televisione più spesso di Barbara D’Urso e usa belle parole per calmare il popolo ma non cambia la situazione che la sera molte famiglie non sanno come preparare la cena ai propri figli.
In questo scenario apocalittico, vittime dei decreti del governo, ci sono ovviamente anche i Compro Oro, messi nella categoria dei negozi a dettaglio.
Senza entrare nel merito del giusto o sbaglio, lo accetto e mi adeguo a ciò che mi dice di fare il governo per il bene del popolo italiano.
Il fatto assurdo della faccenda è che il governo ha protetto ancora una volta le banche (e chi altri se no).
Abbiamo tutti visto i servizi in televisione di lunghe file ai Banchi dei Pegni di tutta Italia. Gente ammassata in coda (e buonanotte al distanziamento sociale) nella disperata esigenza di racimolare qualche euro per tirare avanti impegnando il proprio oro.
Il Banco dei Pegni infatti non ha subito la chiusura imposta dal decreto perché, essendo un servizio offerto dalla banca, e venendo considerato un prestito (prestito su pegno, appunto) rientra nella categoria “attività finanziarie”.
Ma tu guarda il caso.
Se le persone vanno nei Compro Oro, diffondono il virus.
Se invece si ammassano davanti le filiali della banche per impegnare il proprio oro, questo non succede.
Il settore del Prestito su Pegno ha subito negli anni durissimi colpi proprio grazie al nascere di migliaia di Compro Oro in tutta Italia.
La gente infatti ha capito quanto poco fosse conveniente impegnare oro.
Le banche che gestiscono gli sportelli del Credito su Pegno hanno perso moltissime entrate.
Quando una banca batte i pugni sul tavolo, il Governo risponde sempre presente.
Ecco fatto quindi che ha colto la palla al balzo chiudendo i Compro Oro, insieme a tutte le altre attività al dettaglio per evitare il contatto tra le persone, ma ha deliberatamente lasciato aperto il Monte di Pietà.
Se hai bisogno di liquidità, lo capisco. Ricevo ogni giorno sul Numero Verde almeno 4 o 5 telefonate di clienti abbastanza disperati che mi chiedono se sono aperto.
In questa situazione l’unica soluzione sembra appunto quella di impegnare l’oro.
Ti imploro: non lo fare a meno che non sia davvero l’ultimo gesto possibile per coprire le spese necessarie.
E ora ti spiego il perché.
Il Prestito su Pegno consiste nel prestarti una somma di denaro in cambio di oggetti di valore dati in garanzia.
Se non restituisci il prestito, la banca trattiene i tuoi gioielli, li rivende all’asta e recupera la somma che ti ha dato. A dire il vero ne recupera molti di più. Clicca qui per leggere I’articolo in cui spiego come funziona.
Torniamo a noi.
Ora vediamo 3 motivi per cui NON devi impegnare il tuo oro.
Punto 1
Il tuo oro viene valutato poco più di un terzo del suo reale valore.
Ti vengono quindi prestati circa solo il 40% dei soldi che avresti ricavato vendendo il tuo oro in un Compro Oro (di quelli onesti ovviamente).
Punto 2
La quasi totalità delle polizze di credito su pegno non vengono riscattate perché le persone che impegnano il proprio oro sono in evidenti difficoltà economiche e davvero raramente riescono a recuperare in pochi mesi i soldi necessari per riscattare la polizza e recuperare i propri gioielli.
Questo vuol dire che se impegni il tuo oro, è quasi sicuro che alla fine lo perderai avendo però ricevuto solo il 40% di quello che valeva.
Punto 3
Il tasso di interesse del prestito è quasi da usura!
La banca infatti ti presta dei soldi con un tasso di interesse appena al disotto al tasso di usura fissato dalla Banca d’Italia, aggiornato ogni tre mesi.
Riassumendo.
Tu sei in difficoltà economica.
Decidi quindi di ricorrere a chiedere un prestito dando dei tuoi gioielli in garanzia.
Ti danno appena il 40% del valore di quello che tu metti nelle loro mani, consapevoli del fatto che molto probabilmente non riuscirai a riscattarlo e la banca farà dei profitti incredibili.
Qualora tu abbia la forza di superare il momento e riuscissi a mettere da parte i soldi per riscattare il tuo oro, ti danno una mazzolata incredibile come interessi.
Come si dice, il banco vince sempre!
Mai parole furono più azzeccate.
Capisco che il momento è duro per tutti ma se davvero hai qualche possibilità di non cedere al loro ricatto, non lo fare.
Se hai dell’oro a cui puoi rinunciare, aspetta la riapertura dei Compro Oro così possa quanto meno ricavare una somma di denaro congrua con i gioielli a cui stai rinunciando.
Il sacrificio che fai non è di poco conto. Magari stai dando via dei gioielli a cui tieni tanto. Mi sembra quanto meno il minimo che ti metta in tasca dei soldi pari al giusto prezzo di mercato dell’oro.
Se hai davvero fretta puoi sfruttare il servizio che ho messo in piedi riguardo il ritiro a domicilio.
C’è stata una lunga diatriba con la Questura riguardo la fattibilità di questo tipo di servizio ma il Ministero dell’Interno finalmente ha deliberato che è assolutamente legale, purché ovviamente le procedure di riconoscimento a distanza sia perfette.
Dopo tanti studi e consulenze legali abbiamo quindi strutturato un servizio assolutamente idoneo secondo i requisiti richiesti e siamo in grado di acquistare il tuo oro in qualunque parte d’Italia ti trovi, mandandoti un porta valori a casa che ritirerà il tuo pacco.
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