Oggi stavo facendo un giro in rete e mi sono imbattuto in tutta una serie di informazioni false e assolutamente fuori da ogni logica sui Compro Oro e sulle normative che devono osservare… erano talmente assurde che mi sono letteralmente cascate le braccia.
E posso capire che se anche tu leggi le stesse cose che ho letto io, puoi essere facilmente influenzabile perché non hai modo di sapere se queste informazioni siano vere oppure no.
Ma io dico… capisco che ci sono tanti Compro Oro in giro e la concorrenza è spietata ma mettere in giro informazioni false per farsi più bello davanti agli altri concorrenti, non salverà il negoziante improvvisato dall’essere sbugiardato pubblicamente.
Raccontare bugie sulla tua stessa categoria non trasformerà un Compro Oro che sembra un brutto anatroccolo in un bel cigno reale.
Pubblicizzare alla clientela tutta una serie di procedure, norme, obblighi assolutamente di fantasia che tutti i Compro Oro devono osservare ma non lo fanno e invece lui sì, si chiama pubblicità ingannevole, truffa, raggiro… vedesse un po’ come suona meglio.
Sono anni che studio le norme che deve seguire un Compro Oro serio che tutte le mattine vuole aprire la serranda e sbarcare il lunario, anni che mi adeguo ai cambiamenti che la Questura opera in base all’approvazione di una legge. Ogni virgola che nel tempo ha trovato fuori posto, mi è costata migliaia di euro in multe salatissime, per cui le norme che regolano l’attività di Compro Oro oggi le conosco come e meglio delle mie tasche.
Perciò ora vediamo di fare un po’ di chiarezza in tutto lo schifo che ho letto online in modo da farti avere un quadro chiaro e completo di quello che deve e non deve fare (per legge, e non per sentito dire!) un Compro Oro professionale.
1 – Il Compro Oro che si rispetti deve essere abilitato presso la Banca d’Italia
FALSO!
Forse ti sarai imbattuto in questa notizia strombazzata ai quattro venti sotto forma di pubblicità in cui il Compro Oro volpone di turno ostentava l’ “abilitazione presso la Banca d’Italia” come l’unica e sola garanzia di serietà e professionalità che si deve avere per aprire un Compro Oro. E chi non ce l’ha non è abilitato, appunto, all’attività di acquisto di oggetti d’oro usati.
Bene, ti dico subito che questa altro non è che una trappola fatta apposta per te usando la forma più bassa e terra terra di pubblicità ingannevole. Spero di no, ma se ci sei caduto in pieno non è colpa tua… sarebbe successo a chiunque!
L’unica Autorità che può decidere se abilitare o meno una persona ad aprire un Compro Oro, e che può rilasciargli una licenza per l’attività che contenga tutte le disposizioni di legge da osservare, è la QUESTURA.
Ciò che rilascia la Banca d’Italia è un’abilitazione che però riguarda un’altra professione che opera sempre nel settore dell’oro e cioè “l’operatore professionale in oro”. Ma lui fa un altro mestiere e si occupa di altre faccende che non riguardano quello che succede in un Compro Oro.
Nello specifico, un operatore professionale in oro è un intermediario che si occupa di oro da investimento in tutte le sue forme tipo lingotti, monete, titoli, ecc. e commercia anche con l’estero a livello industriale con società e non con i privati (tu cliente, per esempio).
Per questo ha bisogno di un’abilitazione della Banca d’Italia.
Se vuoi saperne di più leggi l’art. n. 1 della Legge 17 gennaio 2000, n. 7.
L’attività di un Compro Oro, invece, consiste nell’acquisto di oggetti preziosi usati tipo anelli, bracciali, collane ecc. da poter rimettere in vetrina come prodotti usati oppure mandarli direttamente in fonderia per la fusione.
Se vuoi sbirciare le leggi che ne disciplinano l’attività puoi cercare il R.D. 18 giugno 1931, n. 773, il Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (artt. 126 – 128) e il regolamento di esecuzione, R.D. 6 maggio 1940, n. 635, (artt. 242 – 247).
Immagina quanto fa figo per una persona che ha l’abilitazione della Banca d’Italia, usarla e pubblicizzarla come indispensabile per l’attività di Compro Oro che, come abbiamo visto, invece è proprio inutile.
Calcola che la cosa è talmente sfuggita di mano a questa gente poco seria che la Banca d’Italia ha ritenuto opportuno rilasciare una lettera circolare di richiamo per tutti gli operatori professionali in oro che hanno abusato nell’utilizzo del numero d’iscrizione che gli hanno rilasciato!
In questa lettera la Banca d’Italia scrive che “…non essendo l’operatività di “compro oro” sottoposta ad iscrizione in elenchi o a provvedimenti autorizzativi di competenza di questo Istituto, l’accostamento del numero di iscrizione come Operatore professionale in oro o di riferimenti ad autorizzazioni della Banca d’Italia all’indicazione dell’esercizio dell’attività stessa può ingenerare nel pubblico l’errata convinzione che vi sia una legittimazione accordata da questo Istituto anche per tale operatività…”
E poi… “invita a non utilizzare forme di pubblicità idonee ad indurre in errore gli utenti e a non spendere in maniera inappropriata la denominazione della Banca d’Italia; si fa riserva di avviare ogni iniziativa a tutela degli utenti nonché delle ragioni e dell’immagine dell’Istituto stesso.”
Qui trovi il testo completo: https://www.bancaditalia.it/compiti/vigilanza/intermediari/op-oro/operatori-oro-avv.pdf
2 – Il Compro Oro professionale deve rilasciare obbligatoriamente la ricevuta
Un’altra bufala che si sente parecchio in giro è quella per cui il Compro Oro è obbligato a rilasciarti una ricevuta in cambio degli oggetti venduti.
FALSO!
Anche qui, chi mette in giro queste notizie che portano il cliente fuori strada e lo convincono di cose assolutamente NON VERE, deve stare attento perché sono facilmente smascherabili.
E, come ti faccio vedere ora, basta veramente poco.
In realtà la legge (trovi tutto qui: art. 128 T.u.l.p.s. e art. 247 del regolamento di esecuzione del T.u.l.p.s.) dice che il Compro Oro, per essere perfettamente in regola con le norme della Questura deve fare una serie di passaggi e cioè:
- Identificare il cliente con il documento d’identità valido e verificare che sia maggiorenne
- Compilare il registro delle operazioni giornaliere per bene e in ogni sua parte
- Seguire come fossero “I Dieci Comandamenti” le regole imposte dal Questore nella licenza;
- Rispettare le norme antiriciclaggio e cioè segnalare le operazioni sospette all’Autorità competente (truffe, furti, ecc.) e limitarsi per quanto riguarda il contante come dice la legge: sotto i mille euro banconote, sopra si emettono assegni (probabilmente dal 2016 il limite si alzerà a 3000 euro).
La stessa legge che ti ho riportato sopra dice che: “Essi [i Compro Oro] devono tenere un registro delle operazioni che compiono giornalmente, in cui sono annotate le generalità di coloro con i quali le operazioni stesse sono compiute, trascrizione che deve sempre avvenire con tempestività e senza alcuna omissione, cosi come affermato anche dalla giurisprudenza. Nel dettaglio, il registro di chi fa commercio di oggetti preziosi usati deve indicare, di seguito e senza spazi in bianco:
- il nome, cognome e domicilio dei venditori e dei compratori, dati che devono essere estrapolati dal documento prima citato, obbligatoriamente esibito da persona maggiorenne;
- la data dell’operazione da parte dell’acquirente;
- la specie della merce comprata o venduta, descrivendo gli oggetti acquistati per natura, qualità e quantità;
- il prezzo pattuito.
Quindi il Compro Oro assolve agli obblighi previsti dalla normativa antiriciclaggio adempiendo alle imposizioni previste dal T.u.l.p.s. in tema di identificazione della clientela e di registrazione delle operazioni giornaliere sul registro vidimato dalla Questura, da conservare per cinque anni.”
Come vedi, è tutto facilmente controllabile e la legge, per noi Compro Oro professionali, parla forte e chiaro.
Effettivamente se ci pensi un attimo, se trovi un negoziante di tua fiducia che:
- Usa un metodo di lavoro chiaro e trasparente
- Ti rende il protagonista assoluto della vendita spiegandoti tutto quello che succede
- Registra i tuoi dati in modo corretto
- Ti paga seguendo le principali norme per l’antiriciclaggio
la ricevuta diventa superflua e inutile. La Questura lo sa bene e infatti non l’ha resa obbligatoria per questo.
Il Questore deciderà poi se e come mandare la Polizia Amministrativa a controllare noi Compro Oro per verificare se noi, a monte, applichiamo tutto quello che ci dice di fare.
C’è da dire per dovere di cronaca, che esiste una proposta di legge in discussione al Senato che cambierà alcune disposizioni, tra cui anche il rilascio della ricevuta. Ma fin quando questa proposta non diventerà legge a tutti gli effetti (sono ormai un paio d’anni che è ferma), le cose stanno esattamente come ti ho mostrato.
3 – Obbligo di trascrivere sul registro da chi hai comprato i gioielli
Se non hai saltato il punto n. 2 e sei stato attento, saprai che anche questa è una falsità bella e buona.
L’art. 128 T.u.l.p.s. e l’art. 247 del regolamento di esecuzione del T.u.l.p.s. raccontano chiaramente gli obblighi di un Compro Oro e la registrazione della provenienza degli oggetti che hai deciso di vendere, non rientra tra questi.
Il motivo è facilmente intuibile… prova a immaginarti mentre stai davanti al bancone del Compro Oro con un braccialetto che magari ti è stato regalato vent’anni fa per il tuo matrimonio da un lontano parente. Vorresti venderlo ma lui ti guarda, fa no con il dito e ti dice “mi dispiace, se non mi dice da chi l’ha comprato e non mi esibisce una ricevuta, non posso prenderlo”.
Ora, dove la trovi una ricevuta che risale alla notte dei tempi di un gioiello che ti è stato regalato anni e anni fa? Assurdo no? E infatti, la Questura lo sa e non si è mai lontanamente sognata di farne un obbligo.
Semplice e chiaro!
Siamo alla fine per oggi, però se posso voglio aggiungere solo un’ultima cosa: la vendita del tuo oro è una faccenda delicata… non girare come una trottola su internet cercando informazioni che, come hai visto, poi si rivelano false come una moneta da 3 euro.
Su questo blog io ti do le armi giuste per portare avanti la tua guerra e uscire vittorioso ad ogni battaglia. Continua a seguirmi e vedrai che riuscirai sempre a vendere il tuo oro e a riempirti le tasche molto di più di come farebbe chi fa l’errore di credere alle bufale che si sentono in giro.
Non dimenticare inoltre di venire a trovarmi in uno dei miei negozi dove troverai un Consulente preparatissimo che saprà chiarirti ogni dubbio su come funziona un Compro Oro e su quanto vale il tuo oro usato che vorresti vendere.
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