Hai dei gioielli d’oro che non indossi più e stai pensando di venderli? È una decisione sempre più comune, soprattutto oggi che il prezzo dell’oro è ai massimi storici. Ma prima di recarti in un compro oro o di contattare un acquirente, è normale porsi una domanda fondamentale: “Quanto valgono davvero i miei gioielli?”
Se hai iniziato a informarti un po’ sull’argomento, avrai già scoperto che il valore dei tuoi gioielli non dipende solo dal loro peso, ma soprattutto dalla purezza dell’oro che contengono. Ecco perché si parla tanto di “carati” quando si discute di quotazioni e valutazioni.
Non tutti sanno però che l’oro utilizzato in gioielleria è quasi sempre una lega, cioè una combinazione di oro puro e altri metalli (come rame, argento o nichel), che ne modificano il colore, la durezza e la resistenza. Proprio la quantità di oro puro presente nella lega — espressa in carati — è ciò che determina gran parte del valore del gioiello.
In questo articolo ti spiegherò in modo semplice e pratico cosa significa “oro 18 carati”, come riconoscerlo e perché è importante saper distinguere tra le diverse carature, soprattutto se stai pensando di vendere i tuoi gioielli usati.
Capire i carati dell’oro: cosa significa oro 18 carati?
Prima di entrare nel merito della purezza dell’oro, vale la pena chiarire il significato del termine carato, che ha un’origine curiosa e una lunga tradizione nel commercio dei metalli preziosi.
Il termine carato ha origini molto antiche, deriva dall’arabo kirat, che a sua volta proviene dal greco antico keration, ovvero “seme di carrubo”. Ma cosa c’entrano i semi di carrubo con l’oro?
In tempi antichi, i semi di carrubo erano considerati un riferimento ideale per pesare materiali preziosi. Si credeva infatti che questi semi avessero un peso estremamente costante: circa 0,2 grammi ciascuno. Per questo motivo venivano utilizzati come unità di misura universale per determinare con precisione il peso di oro, argento e pietre preziose.
Con il passare dei secoli e con l’avvento di strumenti di misurazione più accurati, si è scoperto che i semi di carrubo non erano poi così perfettamente uniformi nel peso. Tuttavia, la tradizione del termine carato è rimasta radicata nel linguaggio del commercio di metalli e gemme preziose.
Oggi, il carato ha assunto un significato ancora più importante: non indica solo il peso, ma anche — e soprattutto — la purezza dell’oro nelle leghe utilizzate in gioielleria.
Quando parliamo di oro 18 carati, infatti, stiamo facendo riferimento proprio alla proporzione di oro puro contenuta nel gioiello rispetto agli altri metalli.
Come capire i carati dell’oro?
Oggi il carato è universalmente riconosciuto come la misura della purezza dell’oro, calcolata su una base di 24 parti totali. Questo sistema permette di indicare con precisione la quantità di oro puro presente in una lega.
Oro 24 carati: come riconoscerlo?
Quando parliamo di oro 24 carati, ci riferiamo all’oro nella sua forma più pura, praticamente privo di impurità. In termini tecnici, l’oro 24 carati è composto per il 99,99% da oro puro (spesso indicato come 999,9 millesimi). Questo tipo di oro è morbido e malleabile, e per questo motivo viene raramente usato in gioielleria comune, ma soprattutto per investimenti, come lingotti e monete d’oro.
Come riconoscere l’oro 18 carati?
Spostandoci verso una purezza più comune nella gioielleria, l’oro 18 carati contiene invece 750 parti di oro puro su 1000. Il restante 250 millesimi è composto da altri metalli, come rame, argento o nichel, che conferiscono maggiore resistenza e durezza al gioiello, oltre a influenzarne leggermente il colore.
Oltre all’oro 18 carati, sul mercato troviamo anche leghe con purezze inferiori:
- Oro 14 carati, che contiene circa 585 millesimi di oro puro,
- Oro 9 carati, con solo circa 375 millesimi di oro puro.
Al contrario, esistono anche leghe con purezze leggermente superiori all’oro 18 carati, come l’oro 21 carati o 22 carati, molto diffuse in alcune tradizioni orafe. Tuttavia, il valore massimo della purezza dell’oro rimane sempre quello dell’oro 24 carati.
| Carati Oro | Contenuto in millesimi | Titolazione in % Oro |
| 24 | 999,9 | 99,99% |
| 22 | 916 | 91,6% |
| 21 | 875 | 87,5% |
| 18 | 750 | 75% |
| 14 | 585 | 58,5% |
| 9 | 375 | 37,5% |
Come capire se i tuoi gioielli sono in oro 18 carati?
Se i tuoi gioielli sono stati acquistati in Italia, molto probabilmente sono realizzati in oro 18 carati, la caratura standard più diffusa nel nostro paese.
Ma come puoi esserne sicuro?
Un modo semplice è osservare attentamente i tuoi gioielli alla ricerca di un piccolo marchio: un rombo inciso con il numero 750 al suo interno. Questo simbolo è il punzone ufficiale che indica la presenza di oro 18 carati, cioè una lega composta dal 75% di oro puro.
Tuttavia, se i tuoi gioielli provengono da altre zone geografiche, la situazione può essere diversa. Ad esempio, nei gioielli provenienti da:
- America
- Europa dell’Est
- Inghilterra
è piuttosto comune trovare leghe d’oro con purezze inferiori, come l’oro 14 carati. In questi paesi, infatti, lo standard per la gioielleria spesso prevede una percentuale di oro puro più bassa, intorno al 58,5%.
Negli ultimi anni, inoltre, sta crescendo la tendenza a vendere e acquistare gioielli in oro 9 carati, soprattutto nelle grandi catene presenti nei centri commerciali. Il motivo è semplice: l’oro a 9 carati è molto più economico rispetto alle leghe più pregiate. Questo perché contiene soltanto circa il 30% di oro puro (circa 300 millesimi), mentre il resto è formato da altri metalli, come rame e argento.
Con l’aumento continuo del prezzo dell’oro, regalare un gioiello in oro 18 o 24 carati è diventato un investimento importante, non sempre alla portata di tutti. Per questo motivo, molte aziende rispondono alle richieste del mercato offrendo soluzioni più accessibili, come l’oro 9 carati.
È importante però capire che, in questi casi, non si sta donando un gioiello fatto principalmente di oro puro, ma una lega in cui l’oro è solo una parte, a volte minoritaria. Questo influisce sia sul valore economico del gioiello sia sulla sua durata nel tempo.
Nonostante ciò, l’offerta si adatta sempre alla domanda, e per molti consumatori l’oro 9 carati rappresenta un buon compromesso tra estetica e prezzo.
Oro 24 carati: come riconoscerlo e qual è il suo utilizzo
L’oro a 24 carati rappresenta la forma più pura di oro disponibile sul mercato ed è utilizzato principalmente a scopo di investimento piuttosto che per la produzione di gioielli. Questo tipo di oro è spesso presente sul mercato sotto forma di lingotti o lame d’oro.
I lingotti d’oro 24 carati, noti anche come lingotti da 999,9 millesimi, sono considerati quasi completamente puri, con una percentuale di oro puro pari al 99,99%. Sebbene contengano una piccolissima quantità di impurità, queste sono talmente trascurabili che i lingotti vengono comunemente riconosciuti come oro puro al 100%. Proprio per questa purezza elevatissima, il valore dei lingotti segue direttamente e in modo molto preciso la quotazione ufficiale dell’oro in borsa, rendendoli uno strumento ideale per chi vuole investire in oro senza preoccuparsi di variazioni nella composizione del metallo.
Oltre ai lingotti, esistono anche le lame d’oro, sottili lastre di oro puro 24 carati che rappresentano un’alternativa più flessibile per chi desidera investire in oro, magari in quantità più piccole o per esigenze particolari.
In generale, l’oro 24 carati non viene utilizzato in gioielleria proprio per la sua estrema morbidezza, che lo rende poco resistente all’usura quotidiana. Al contrario, per investimento, rappresenta il modo più sicuro e tradizionale per conservare valore nel tempo.

Come riconoscere l’oro 18 carati: chi può aiutarti?
Se vuoi sapere con certezza quanti carati ha il tuo oro, devi sapere che purtroppo non esiste un metodo professionale e preciso per farlo direttamente a casa. Ci sono alcuni test empirici che puoi provare, ma nessuno di questi garantisce risultati affidabili al 100%.
Tra i metodi più comuni troviamo:
- L’analisi del simbolo inciso sul gioiello, come il classico rombo con la scritta “750” che indica l’oro 18 carati;
- Il test del morso, che consiste nel mordere il metallo per verificarne la morbidezza (un metodo decisamente sconsigliato perché poco preciso e rischioso per i denti);
- Il passaggio del gioiello sulla porcellana, che può lasciare un segno diverso a seconda della caratura, ma anche questo è un test piuttosto approssimativo.
Il modo più sicuro e affidabile per conoscere con precisione la caratura dei tuoi gioielli è rivolgersi a un compro oro serio e professionale. Qui, grazie a strumenti specifici come la pietra di paragone e l’uso di acidi nitrico a diverse concentrazioni, è possibile determinare con esattezza se il tuo oro è 18 carati, oppure se ha una caratura superiore o inferiore.
Prima di rivolgerti a un compro oro, ti suggerisco di fare tu stesso una prima verifica visiva sui tuoi gioielli. Se noti un’incisione a forma di rombo con il numero “750”, molto probabilmente il gioiello è davvero in oro 18 carati — a meno che non si tratti di un falso, cosa comunque piuttosto rara.
Se vuoi scoprire con certezza la caratura dei tuoi gioielli e conoscere il loro valore reale in base alla quotazione dell’oro usato dei mercati attuali, noi di OroEtic siamo pronti ad aiutarti.
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